Augusto Benemeglio
Immagini tese come corde di violino che hanno una fortissima tendenza alla libertà, immagini -pensiero che sanno di tormento e incanto, di dinamismo e torpore, solitudine e coralità, che hanno la forza della luce, una lama lucida, fulminea, da primo mattino del mondo, ma anche una frustata, secca, istantanea, violenta, una scossa di sogno dopo il lento fluire della gente sulla piazza e l'ultimo rintocco della campana.
Forse
prima dello scatto, prima del fatidico clic , prima del chiarore ,
prima ancora del formarsi del pensiero come lama d'acciaio , prima del
flash, prima del ciak , prima del big ben, Elio Scarciglia si è posto
all’ascolto delle voci , e ha fatto silenzio, un milionesimo di silenzio
che ha fermato l'universo mondo che roteava pazzescamente dentro di
lui, attorno a lui , fuori di lui , si è fermato , è rimasto immobile,
per non spaventare i pensieri che ora cominciavano a fargli pressione, a
venire avanti a folate come una carica di cavalleria inglese , ha detto
alt, ha gridato alt, ha sussurrato alt, fermi, per dio, non lasciate
fuggire il momento magico , il pensiero metallo d’acciao lucido e
definitivo .
Elio e’ uno che ha il massimo rispetto per le cose sacre, anche
se poi le dissacra senza darsene a vedere , alla chetichella , perché
e’ uno discreto, riservato , uno che celebra il silenzio, come un
sacerdote antico, in punta di piedi ,quasi immobile , è uno che osserva
le dimore mitiche e fastose di un tempo che scorrono davanti ai suoi
occhi e gli dice dolorosamente ciao , è uno che ama i suoi personaggi ,
che stanno tutti li’, sul bordo di un baratro, anche se essi non lo
sanno… Potrebbe spingerli nella voragine di quella forza sconosciuta che
e’ il tempo, potrebbe porre fine alle loro esistenze, ormai superate,
fuori dallo storia, fuori da tutto , potrebbe…e qualche volta vorrebbe
anche farlo , ma non ci riesce …le lascia cosi’, in sospeso, come certi
pensieri che rimangono carichi di dubbi.
Augusto Benemeglio (scrittore e critico d’arte - Roma)