Cinzia Dilauro
Un ragazzo sul limitare di un dirupo guarda il mare, e i pensieri si fanno tangibili, lame d'acciaio che possono ferire. Gli scatti fotografici di Elio Scarciglia si fanno netti e diventano l'espressione di un viaggio interiore, in quell'io profondo dal quale spesso fuggiamo ma allo stesso tempo siamo attratti. Le immagini di Scarciglia, però, non lasciano scampo e la sensibilità del suo obiettivo e della sua arte pongono l'osservatore dinanzi alla profondità delle cose, al macro del micro che conduce alla loro essenza, la verità alla quale non ci si può sottrarre. Immagini che possono far vacillare le certezze dell'osservatore, quelle costruite e stratificate nella superficialità quotidiana, ma che nulla possono davanti alla limpidezza dell'anima, alla lucentezza di una lama tagliente. Scatti che sembrano dipinti, come se l'occhio attento di Scarciglia avesse esso stesso pennellato le sfumature, il declivio delle forme, la sinuosità della luce. " Un viaggio in se stessi voluto e ricercato", dice l'autore, nel quale ognuno guarda in se stesso, in solitudine, anche in mezzo alla folla dove però uno sguardo femminile e fugace forse potrà per un attimo riavvicinare due dimensioni lontane. 12 le opere in mostra, accompagnate da un filmato in loop, una sorta di chiave magica per intraprendere il cammino interiore.
Cinzia Dilauro (quisalento - maggio 2009)